mercoledì 20 maggio 2009

20 maggio - Davanti alla Manitou


Di fronte alla Manitou ci anche tantissime lavoratrici e lavoratori delle altre fabbriche della zona.


Ci sono gli operai della Borghi, in cassa da marzo fino a maggio, 20 lavoratori a 0 ore, gli altri 180 a rotazione.


C’è Abderrahim della Broc Metal in cassa da aprile, poi “non si sa”. Viene dal Marocco, lavora alla Broc da 15 anni. I suoi figli sono italiani. Mi fa una domanda e mi chiede di scriverla: “E’ giusto che un operaio straniero, che ha lavorato qui una vita intera, che ha la sua famiglia in Italia, se l’azienda chiude e non trova un altro lavoro in pochi mesi diventa clandestino.? E’ giusto?”

Ci sono le operaie della Glem Gas, le uniche che non sono in cassa, perché l’azienda ha raccolto le commesse che la Terim, altra fabbrica di cucine e piani gas, in piena crisi.

Poi ci sono Agnese, Giovanni, Cristina e Andrea della Comer.

E ci sono i lavoratori della Stilma, Joseph, Luca, Vincenzo, Emilio, Giorgio, Luigi, Giovanni, ancora Giorgio e poi Manalo, Alex, Bogdan….Nigeria, Europa dell’Est, Puglia…mi dicono che la Stima è una fabbrica multi-etnica. Il padrone prova a dividerli, ma loro non sono mai stati così uniti come adesso, che stanno in cassa da gennaio fino ad agosto.
In cassa, prendono il 52% del loro salario; non arrivano a 800 euro al mese. Fino al 31 dicembre il posto di lavoro è garantito. Poi non si sa. Intanto, la direzione li minaccia… “se continuate a fare sciopero, il 70% va via!”.


Loro ovviamente continuano!

Nessun commento:

Posta un commento

 

Get a playlist! Standalone player Get Ringtones