mercoledì 27 maggio 2009

Capua, la Resistenza è passata di qua. Si chiamava Carlo Santagata



Teverola. Un panino, una banana, tanta acqua e siamo di nuovo in sella, verso Capua. Prima di concludere la ciclogiornata c'è un momento importante. Ci fermiamo all'"albero dell'impiccato", un luogo della memoria. L'impiccato è Carlo Santagada, che alla fine del '43, da solo, fronteggiò una squadra di nazifascisti durante la Resistenza, che anche da queste parti ha scritto importanti pagine di storia. Fu seviziato e impiccato a quest'albero, perché tutti lo vedessero. Aveva sedici anni, un gesto che a raccontarlo provoca un'emozione fortissima. "Nell'era delle veline - ha commentato Maurizio Mascoli, segretario generale della Fiom Campania, deponendo una corona - dobbiamo ricordare cosa è stato capace di fare questo ragazzo, lottando in quella Resistenza da cui è nata la Costituzione, fondata sul lavoro, che oggi noi stiamo difendendo."

Entriamo a Capua, bella cittadina, dilaniata da un bombardamento che durante la Seconda guerra mondiale ha provocato un migliaio di vittime. Siamo arrivati a destinazione ma la stanchezza non morde, tutti hanno l'espressione di chi vorrebbe anche continuare, farsi vedere, raccontare le proprie ragioni. E così fanno. Un gruppetto riparte alla volta di Caserta, un “giretto” di una cinquantina di kilometri tanto per tenersi in forma.

Ricominceremo domani, tappa fino a Venafro, in Molise. E dopodomani fino a Sulmona, salendo. Sabato l'arrivo è a L'Aquila, a proposito di luoghi simbolo. Lì ci riuniremo con la carovana Nord, staremo insieme ai lavoratori e alle lavoratrici che stanno ripartendo, faticosamente, perché hanno qualche problema in più, come se non bastasse.

Domenica a Roma. Al Colosseo finirà il giro d'Italia del centenario, dei professionisti. La nostra marcia itinerante si concluderà con una festa al parco della Resistenza, non poteva essere altrimenti.

3 commenti:

  1. L'impiccato oggi lo chiamerebbero scemo...o idealista o un qualunque termine che abbia connotazione negativa...Ma per fortuna "nell'era delle veline" c'è ancora qualcuno - tutti quanti quelli che in questi giorni stanno partecipando con entusiasmo -capace di commuoversi o emozionarsi di fronte ad un gesto di integrità.

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  2. Meno male che c'è la Fiom a tenere alto il valore del lavoro e a ricordare quello della Resistenza!!

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  3. Grazie Fiom. Ricordare Carlo Santagata in questo momento è ricordare i grandi valori eterni che non devono e non dovranno mai essere cancellati dalla memoria di chi ha a cuore il nostro paese, come la lotta per la disuguaglianza, per i diritti, per la pace e per la giustizia.

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