mercoledì 27 maggio 2009

27 maggio - Il Sud in marcia per il lavoro

Pomigliano. Il “concentramento” è sul piazzale davanti al cancello 2 dello stabilimento Giambattista Vico della Fiat. Un luogo simbolo; del lavoro, della crisi, della globalizzazione. Cinquemila tra operai e impiegati. Cassa integrazione fino al 28 giugno! I padroni sono gli stessi che hanno comprato Chrysler e che ci provano con Opel, qui l'operazione non è molto chiara, o forse lo è troppo. "Pomigliano non si tocca" c'è scritto sulla maglietta di Franco, alla partenza della marcia. Messaggio chiaro.Pronti, via. Francesca Re David abbassa la bandiera e si parte per la prima tappa.
Poche curve ed è già campagna. Incrociamo subito gli sguardi sorpresi e ammiccanti delle prostitute nigeriane, tante, le prime a salutarci.

E i contadini, che si alzano e ci guardano perplessi. Ma questa è soprattutto zona di industrie metalmeccaniche. Te ne accorgi quando i cartelli segnaletici che prima indicavano Caivano, Afragola, Capua, ora diventano Fiat Avio, Elasis, polo industriale Marcianise. Ieri la ricchezza del Sud, oggi svuotati dalla cassa integrazione.

Continuiamo a pedalare, sfioriamo l'inceneritore di Acerra, attraversando strade piene di rifiuti. Ma a chi la raccontate!

La tappa della mattina è breve, bisogna familiarizzare con le bici, con il caldo. Eccoci all'Indesit di Teverola, primo arrivo. Ci aspettano i compagni di Caserta, ci hanno preparato un po' d'ombra, i sacchetti per il pranzo, e l'acqua, preziosa.

I tir escono ed entrano dalla fabbrica, carichi di pezzi per frigoriferi. Se ne fanno tanti, ma anche qui la crisi è pesante. Gli incentivi non hanno fatto i miracoli, e i salari risentono del pesante ricorso alla cassa integrazione.

Pausa. Fine pausa. Tutti in sella. CS

2 commenti:

 

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