lunedì 25 maggio 2009

25 maggio - Verso Santa Maria degli Angeli, passando in mezzo alla crisi


Proseguiamo per la strada, che oggi è meno dura anche se il caldo toglie il fiato.

Sulla destra, lungo il percorso che porta a Santa Maria degli Angeli, passiamo accanto al pastificio Petrini (nella foto). Lì non c’è nessun lavoratore e nessuna lavoratrice da incontrare. Lo stabilimento ha chiuso un anno fa. C’erano 80 persone. Pochi anni prima circa 600.

Sotto Santa Maria degli Angeli, ci viene incontro il segretario provinciale della Cgil, Mario Bravi.

Nella provincia di Perugia si contano 10mila lavoratori interessati dalla cassa. Le domande per il sussidio di disoccupazione sono passate in un anno da 3mila a 12mila. I territori più colpiti dalla crisi sono l’alta Umbria, dove si produce la componentistica per l’automobile, e la fascia appenninica, a causa principalmente della crisi della Antonio Merloni, dove sono in cassa a singhiozzo da oltre un anno. 1.000 lavoratori diretti e altri 1.000 dell’indotto.

A questo si aggiunge, nella stessa zona, la crisi della ceramica artistica e artigiana e quella dell’edilizia post-ricostruzione del terremoto. Si arriva in tutto a una situazione di crisi occupazionale per circa 4.000 lavoratrici e lavoratori.

Troppi per la sola zona che va da Gualdo, a Gubbio, fino al confine con le Marche.

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