venerdì 29 maggio 2009

29 maggio - Rieti. Un intero territorio in crisi


Lasciamo Terni per Rieti. Abbiamo quasi 900 chilometri alle spalle. E altre due tappe davanti: l’Aquila e Roma.

A Rieti ci aspettano in piazza, di fronte al municipio. Insieme a Gianni Rinaldini e a Laura Spezia, ci sono i lavoratori di varie aziende del territorio. Sono quasi tutte in crisi.

Ci sono i lavoratori della Ritel, ex Alcatel, 214 lavoratori, 500 in tutto il gruppo. Producono apparecchi per le telecomunicazioni, in particolare apparecchi in fibra ottica. Non sono ancora in cassa, ma temono per il futuro, “ce la vediamo piuttosto male”, mi dice. Già da un anno, l’azienda ha ridotto le commesse. Qui il rischio non è nemmeno la cassa integrazione. Il rischio è la crisi finanziaria dell'azienda e la chiusura dello stabilimento.

Poi c’è Orfeo, della Solsonica (ex EEMS), una azienda che ha riconvertito la produzione da memorie per l’hardware a pannelli solari per l’energia fotovoltaica.
Sono in cassa da aprile del 2008, a rotazione fino a giugno del 2010. Orfeo negli ultimi 3 mesi ha lavorato due, tre giorni al mese. Adesso passerà a otto, nove giorni.
Orfeo, prima di essere assunto e di finire in cassa integrazione, è stato precario per nove anni e mezzo. Dice di essere stato “fortunato”, perché a lui hanno sempre rinnovato il contratto. Ne avrà avuti più di 40, anche di tre, quattro mesi, a volte sei. Persino tanto. Dopo di lui, i contratti si sono fatti anche a due o tre settimane. E in effetti, negli ultimi due anni, almeno un centinaio di precari sono stati “spazzati via”, travolti dalla crisi. Sono stati i primi a pagarne il prezzo.

C’è anche Cesare, della Schneider. Sono in cassa anche loro. In 30 anni di attività, è la prima volta che capita. Fino all’anno scorso andava tutto bene; poi, dal 2009 c’è stato un crollo improvviso, con un calo del 60% della produzione. Prima si producevano 2.300 interruttori; ora si è passati a 1.100. La cassa è iniziata a febbraio, dopo le ferie collettive.
Anche qui, i precari sono stati i primi a pagarne il prezzo: “abbiamo perso almeno 40 precari e per una città come Rieti sono davvero tanti”.


Sono soltanto alcune storie della crisi di un intero territorio.

2 commenti:

  1. Donà Luca RSU Grimeca29 maggio 2009 alle ore 19:20

    Tutte le sere ho seguito le vostre tappe, le vostre fatiche, ho letto con interesse le vicende dei compagni in difficoltà.
    Ultime due tappe ed avrete terminato la "nostra" marcia.
    Mi mancherà molto questo appuntamento serale con la parte migliore di questo paese, quelli che lavorano duramente ed onestamente,quelli che le tasse le pagano, quelli che credono nella costituzione e nella democrazia, quelli che stanno pagando l'attuale crisi economica.

    Un saluto ed un ringraziamento a tutti voi ed al "Comandante" Luciano Gallo.

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  2. Avete fatto un grande lavoro, con il cuore, la fatica, tanta determinazione e volontà. Forza ragazzi della Fiom siete quasi arrivati.

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