giovedì 28 maggio 2009

28 maggio - Thyssen di Terni. Qui dove si produce l'acciaio


Entriamo a Terni, la città di San Valentino. La città dell’acciaio.

Attraversiamo la città con la musica al massimo. La gente ci saluta. Qualcuno alza il pugno mentre passiamo.

Arriviamo alle acciaierie. Le acciaierie sono la storia della città di Terni. La prima acciaieria italiana, 1889.

I compagni della Thyssen ci aspettano là davanti. C’è anche il sindaco della città e il presidente della provincia. C’è anche Fausto Durante, che è arrivato con noi in bicicletta.

Il sito è enorme. A destra l’area del freddo, dove si fa la laminazione. A sinistra il caldo, dove si fa l’acciaio. Alle spalle, il quartiere di Borgo Bovio. 2.700 lavoratori diretti di TK Ast, Tubificio, Titania, SDF, Aspasiel. Oltre 3.000 quelli dell’indotto, soprattutto in agosto, quando aumenta il lavoro di manutenzione.

Alle acciaierie di Terni vengono a lavorare da tutto il ternano. Qualcuno anche da Spoleto e dalla Val Nerina. Migranti ce ne sono pochi nelle 5 aziende del gruppo Thyssen. Ma nell’indotto - nella manutenzione, dove le condizioni di lavoro sono le peggiore – sono quasi tutti migranti.

I lavoratori della Thyssen sono in cassa da mesi. Hanno fatto 40 settimane di ordinaria. 60mila ore nel reparto del caldo; 18mila nel freddo. Avrebbe dovuto cominciare la straordinaria a maggio, ma con un accordo e una riorganizzazione dei turni, sono riusciti a rimandarla a settembre.

Gli oltre 300 lavoratori precari hanno tenuto il posto di lavoro. Non sono stati mandati via. L’azienda ha provato a dividere i lavoratori, ma non c’è riuscita. Restano tutti, stabili e precari.

I compagni che ci accolgono ci portano nella mensa dello stabilimento. Oggi mangiamo con gli operai dell’AST (vedi foto).

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