Parliamo con i lavoratori e le lavoratrici che sono venuti ad accoglierci. Ognuno ha la sua storia e tanta voglia di raccontarla.
Ci sono tanti migranti, Mohamed e i suoi amici vengono dal Marocco. Sono anni che vivono in Italia. Mohammed è il più grande. Ha 51 anni, ma non li dimostra. 51 anni e 5 figli.
Gli altri sono più giovani, tra i 30 e i 40 anni. Uno di loro mi mostra le foto dei suoi due figli. Il più piccolo ha 11 mesi, il più grande 4 anni. Sono entrambi maschi, entrambi italiani.
Lui la cittadinanza la aspetta a settembre. Sarà cittadino italiano, ma senza un lavoro e senza una casa. Lui è stato licenziato quasi 2 anni fa. Costruiva giocattoli per bambini, quelli dove infili la monetina e peschi il tuo giochino. E’ stato licenziato lui e altri cinque lavoratori, quattro migranti e un italiano del Sud. Il padrone è anche il suo proprietario di casa. Da settembre è anche sotto sfratto.
La sua è una storia come mille altre. Le foto che mi mostra - quelle dei suoi due bambini – invece sono uniche.
Dopo appena tre tappe ci avete fatto vedere molti posti bellissimi !
RispondiEliminaLa vera Italia fatta di paesaggi, campagne,fabbriche, lavoratori... l'economia reale... non dobbiamo permettere che la facciano sparire.
Dobbiamo tramandarla ai nostri figli.
I nostri nonni e i nostri padri c'e l'hanno insegnato!
Grazie per il coraggio che dimostrate ogni giorno,grazie per il messaggio che portate ai lavoratori delle aziende in crisi,il vostro sudore è un messaggio di speranza per tutti noi!
Solo alla FIOM poteva venire in mente un "Giro d'Italia" alternativo come questo,ma pensandoci bene come diceva mio padre(un metalmeccanico ormai in pensione dopo aver lavorato 35 anni nella stessa azienda!)già dal nome capisci molte cose.... :
F(forti) I(in) O(ogni) M (momento)!!!
FORZA RAGAZZI !!!
Ciao da Sergio